In Italia si è aperto il dibattito riguardante l’AI applicata alla conduzione autonoma di veicoli su strade pubbliche. Anche il Governo in qualche modo ne discute ed alcuni siti ne parlano in maniera critica, come ad esempio il sito Agendadigitale.eu.

Sembra sempre imminente l’esordio, ma la data fatidica in cui ottenere l’autorizzazione a circolare non arriva. “Troppi gli ostacoli” sembra il parere della stessa Commissione UE elaborato già tre anni fa da un gruppo incaricato di esperti ad alto livello sull’intelligenza artificiale, pur ipotizzando una limitata velocità massima consentita.

Ma il nostro Digital Innovation Hub, interessato più allo sviluppo tecnologico ed ai casi d’uso reali piuttosto che alla politica ed alle normative / aspetti di responsabilità, vuole dare evidenza a ciò che la ricerca USA è stata in grado di dimostrare.

Ecco allora tre contributi che dimostrano la possibile predicibilità di fondo delle condizioni della strada e delle potenziali difformità e imprevisti:

  • Il primo video in cui Daniel Kriger, VP R&D di Bright Way Vision, presenta la suite di sensori AV pronta per il futuro (Percezione in visibilità limitata di notte e in condizioni meteorologiche difficili)

  • Il secondo video  in cui Kathrin Kind-Trueller, ricercatrice senior AI per il controllo dei veicoli presso Volkswagen, esplora il processo decisionale nei veicoli autonomi (Ultime ricerche sui livelli di affidabilità in associazione con modellazione, dati e algoritmi)

  • Il terzo video in cui Umar Zakir Abdul Hamid, capo della pianificazione strategica al CEVT, mostra i potenziali dell’IA nell’avanzamento delle tecnologie V2X per i sistemi di prevenzione delle collisioni di veicoli autonomi