Caso d’uso: Cosberg e il futuro del machinery, tra servitizzazione e revamping

La società sta virando verso un modello di business basato sull'utilizzo della capacità produttiva dei macchinari. Per dimostrarlo ha rinnovato due stazioni di lavoro controllate elettronicamente e tramite AI.

Soggetti coinvolti

Cosberg S.P.A.

Benefici

Dispositivi elettronici più moderni ed evoluti e l’aggiunta dell’intelligenza artificiale hanno permesso di ottenere un processo “zero defect”, dando una seconda vita agli impianti garantendo standard tecnologici nuovi ed elevati.

La Sfida

La Cosberg S.P.A. dal 1982 studia, progetta e costruisce macchine e moduli, con un approccio “sartoriale”, per l’automazione dei processi di montaggio. Si tratta di macchine veloci, affidabili e flessibili, essenziali per automatizzare i processi produttivi.

Gli obiettivi che Cosberg persegue da sempre sono la riduzione dei costi, l’aumento dell’efficienza e della qualità, mettendo a disposizione prototipi su misura per il cliente, necessari per l’automazione del montaggio tanto di pezzi complessi, quanto di unità molto piccole.

Oltre che nelle macchine più moderne e di recente progettazione, questi parametri dovevano essere garantiti anche nelle macchine meno recenti a catalogo e, soprattutto, in quelle già da tempo operative presso i clienti che necessitavano di un “revamping” o comunque di un aggiornamento tecnologico inportante, in ottica Industria 4.0 in generale e in prospettiva di “servitizzazione“, un nuovo modello di business che l’azienda mira di adottare in alternativa a quello tradizionale.

La Soluzione

La soluzione proposta ce la spiega Michele Viscardi, Business Development Director della stessa Cosberg S.p.A., in questa intervista raccolta da Filippo Astone, giornalista esperto di industria e innovazioni tecnologiche, e pubblicata sul sito www.industriaitaliana.it.

Buona visione.

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