La rete Italian-DIH e i 6 Digital Innovation Hub I4MS erano presenti alla 7.ma edizione di SPS IPC Drives Italia, la Fiera dell’Automazione industriale che si è tenuta a Parma (Fiere di Parma, Viale delle Esposizioni 393/A) dal 23 al 25 maggio 2017 con ben due stand posti al Padiglione 7, adibito ad area networking, ed al Padiglione 5, con funzioni di rappresentanza.
Guarda l’intervista di Simone Cerroni (Class TV CNBC – Milano Finanza) ai rappresentanti dei Digital Innovation Hub I4MS, facenti parte della rete Italian Digital Innovation Hubs Network, presenti alla Fiera SPS Ipc Drives (Parma 23-25 maggio 2017)
Ad SPS sono stati illustrati alcuni percorsi possibili di trasformazione digitale e discussi diversi casi d’uso di tecnologie anche tramite Focus Group tematici in tema di Industria 4.0, coordinati da esperti ricercatori.
La partecipazione era stata già annunciata in occasione della conferenza stampa e tavola rotonda “Cultura e manifattura 4.0” organizzata da Messe Frankfurt Italia, organizzatrice del salone, presso Unione Parmense degli industriali lo scorso mercoledì 10 maggio. In quella occasione, a pochi giorni dall’apertura del Salone, alcune aziende del territorio hanno affrontato i temi legati a Industria 4.0 e alla trasformazione digitale dei processi produttivi. L’iniziativa aveva la finalità di promuovere presso la stampa e le PMI locali l’importanza dell’automazione e presentare le tecnologie “di casa” alla fiera SPS Italia a Parma. All’incontro moderato da Roberto Maietti, Strategic Advisor SPS IPC Drives Italia, avevano partecipato: Gianluca Rocchi, Vice Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali (slides), Francesca Selva, Vice President Marketing & Events, Messe Frankfurt Italia (slides), Antonio Cellie, Amministratore Delegato Fiere di Parma, Alessio Foletti, Responsabile Direzione Banca d’Impresa Crèdit Agricole, Marco Vecchio, Direttore ANIE Automazione, Giambattista Gruosso, Professore Politecnico di Milano, Attilio Rogora, Digital Transformation Senior Manager CISCO.
Scaricare qui l’articolo di Gazzetta di Parma (11/5/2017)
